Il Duca a Helsinki

Le due settimane di job shadowing trascorse presso il liceo di Tapiola, ad Helsinki, ci hanno permesso di immergerci nel celebre sistema scolastico finlandese e capirne il funzionamento e la sua valenza. Siamo partiti in dodici docenti del nostro liceo, animati dalla curiosità di osservare da vicino un modello educativo così diverso dal nostro e che, stando alle classifiche, risulta ogni anno ai primi posti in tutto il mondo per efficacia ed eccellenza.

L’esperienza di job shadowing è stata intensa e ricca di spunti, a volte imitabili a volte molto distanti dalla nostra realtà per poterlo essere, ma non per questo non arricchenti a livello personale e professionale. Ogni giorno abbiamo assistito alle lezioni, che si svolgevano rigorosamente in finlandese – una sfida linguistica che però non ci ha impedito di cogliere aspetti fondamentali: l’atmosfera rilassata nelle classi (a volte un po’ troppo per le nostre abitudini italiane), il rapporto paritario e rispettoso tra docenti e studenti, l’organizzazione degli spazi. 

Ciò che più ci ha colpito è stata la fiducia che permea ogni aspetto della vita scolastica, fiducia intesa come chiarezza degli scopi e dei traguardi e autonomia di scelta degli studenti. Gli stessi si muovono liberamente, gestiscono autonomamente i loro tempi, e il clima generale è di grande serenità. Un gruppo di noi nella seconda settimana ha poi svolto l’esperienza in un altro liceo a poca distanza.

Abbiamo inoltre dedicato i pomeriggi e il fine settimana alla scoperta di Helsinki e dei suoi dintorni. Abbiamo visitato la fortezza di Suomenlinna, patrimonio UNESCO, e ci siamo spinti fino a Turku, l’antica capitale finlandese, e a Tallinn, dall’altra parte del Golfo di Finlandia, in Estonia. La pittoresca Porvoo, con le sue casette colorate, ci ha incantato nonostante la pioggia che, come prevedibile, non scompone minimamente gli abitanti locali. Non sono mancate le visite culturali: il museo EMMA dedicato all’arte moderna, il Design Museum che racconta la tradizione finlandese del design, e il Parlamento, simbolo della democrazia nordica, che abbiamo avuto l’opportunità di visitare con una guida simpaticissima. Abbiamo passeggiato nel porto, visitato chiese sia luterane che ortodosse, e respirato l’atmosfera unica di una città che sa coniugare natura e modernità. In pochi secondi passavamo dagli edifici moderni e dalle strade asfaltate ai sentieri in mezzo al bosco che portano all’incantevole isola di Seurasaari in cui è stato ricostruito un antico villaggio finlandese. Tutti abbiamo apprezzato l’importanza del silenzio e della tranquillità finlandese che si è espressa anche nei momenti scolastici. 
Tornare in Italia con questo bagaglio di esperienze ha significato portare con noi non solo nuove metodologie didattiche da sperimentare, ma anche una diversa prospettiva e un diverso approccio nel nostro lavoro quotidiano.