La Storia
Aspetti storici
Le origini
L'Istituto “Duca d'Aosta" è ospitato nell'area della cosiddetta cittadella francescana, eretta agli inizi del XV secolo, che raggiunse il suo massimo splendore nei secoli XVII e XVIII.
Il cuore del monastero era la Biblioteca (gravemente danneggiata da un incendio nel giugno 1995 eoggi in restauro), fatta costruire negli anni 1753-61 dal francescano Michelangelo Carmeli, professore di Lingue Orientali all'Università e affrescata con scene mitologiche, decorazioni raffiguranti le Scienze e le Arti, ritratti dei filosofi greci Socrate, Platone e dell'oratore Demostene.
In seguito alla soppressione napoleonica dei conventi (1810) la cittadella fu trasformata in magazzino militare; successivamente - nel 1827 - il governo austriaco cedette metà convento al parroco di San Francesco, l'altra metà all'Università. Nel 1871 il Comune di Padova acquistò questa parte per ospitare la Scuola Normale Femminile e Maschile, istituita nel 1868 per preparare i maestri elementari del nuovo Regno Unito d'Italia.
Nel 1923, con la riforma Gentile, la Scuola Normale si trasformò in Istituto Magistrale, inizialmente intitolato ad Erminia Fuà Fusinato, poetessa e pedagogista dell'Ottocento.
Nel 1943 l'istituto venne intitolato ad Amedeo di Savoia Duca d'Aosta, mentre il nome di Erminia Fuà Fusinato fu dato negli anni Settanta ad un altro Istituto magistrale, oggi accorpato al Liceo “Marchesi”.
Dal dopoguerra in poi l'Istituto divenne punto di riferimento della vita cittadina: sono molti i cittadini padovani e della provincia che si sono formati in questa scuola.
Particolarmente vivace fu l'attività scolastica e culturale del “Duca d’Aosta” nel primo decennio di vita, come si può dedurre dal fatto che iniziò la pubblicazione di un Annuario, che sarebbe divenuto poi biennale.
Col passare degli anni questo Istituto, situato nel cuore storico di Padova, si conquistò la fama di scuola che garantisce da una parte una buona qualità degli studi e dall'altra l’incontro e la formazione con docenti preparati e aperti a promuovere il rinnovamento culturale e didattico.
Le svolte degli anni 90
La prima grande svolta nell'ambito di un disegno innovatore si ebbe negli anni Novanta, nel corso dei quali furono istituite tre nuove sperimentazioni.
Nel 1990/91 il Collegio dei Docenti, accanto all'indirizzo tradizionale, approvò una nuova sperimentazione con l'indirizzo socio - pedagogico.
Nel 1995/96, adeguandosi al nuovo orientamento del Ministero della pubblica Istruzione, che limitava l’autonomia delle scuole nella sperimentazione didattica, il Collegio dei Docenti ha adottato il progetto Brocca, che negli intendimenti ministeriali di quegli anni ambiva ad essere il modello generale dell'istruzione secondaria superiore.
La nuova sperimentazione, denominata Liceo socio - psico - pedagogico, risponde alle mutate esigenze formative, manifestate da studenti e genitori, rispetto ad una società in evoluzione e che ha bisogno di nuove figure professionali.
Nel 1997/98 il Collegio dei Docenti ha approvato una terza sperimentazione, il Liceo delle Scienze Sociali, destinato a sostituire il corso tradizionale quadriennale delle Magistrali, soppresso con D.M. del marzo 1997.
L'attuale Liceo delle Scienze Sociali è formato da un biennio che si articola su tre aree (equivalenza, integrazione, indirizzo) e un triennio, per complessive 30 ore settimanali di lezione.
Con questa ridefinizione della propria identità, l'istituto risponde alle esigenze locali di un nuovo percorso formativo, aperto alle problematiche pedagogico-sociali e che sia più inerente alle necessità di una società in rapida trasformazione.
Le coraggiose scelte compiute nell'ultimo decennio ci hanno permesso di allargare l'area di utenza e di dare un importante contributo alla scolarizzazione del territorio.
La tradizione musicale dell’Istituto
L'Istituto Magistrale "Duca d'Aosta" vanta una tradizione musicale che risale alle sue istituzioni.
Numerosi sono stati i docenti che si sono avvicendati nell'insegnamento della Musica e del Canto Corale ma, tra tutti, bisogna menzionare il prof. Enrico Mancusi Ungaro. A tale proposito si riporta la testimonianza di Cristina Miatello, sua ex alunna, direttrice degli Halleluja Singers dopo la morte del prof. Mancusi e oggi cantante lirica di fama internazionale:
"Nella prospettiva storica di quanti hanno lavorato in modo straordinario all'Istituto Duca d'A osta, non si può tacere del prof. Enrico Mancusi. Pianista, compositore, rielaboratore, autore di libri di testo, coordinatore di corsi d'aggiornamento, egli, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, trasformò l'insegnamento dell'educazione musicale, attraverso un profondo rinnovamento dei metodi didattici.
In un ampio progetto di contatto tra la scuola e il mondo del lavoro, molti futuri maestri, introdotti allo studio del flauto dolce e dello strumentario Orff, di cui era stata corredata una nuova sala di musica appositamente allestita al piano terra dell'istituto, trasmisero quest'esperienza del tutto innovativa a bambini di molte scuole materne ed elementari, in cui la propedeutica musicale fu inserita, in orario di lezione, concordemente col Provveditorato agli Studi di Padova.
Penso di poter affermare che si creò in quegli anni, nella scuola dell'obbligo, per merito del prof Mancusi, il momento di maggior interesse ed espansione per la musica.
Non ultimo fondò e diresse, all'interno dell'istituto, il Coro degli Halleluja Singers, di cui ricordiamo l'intensa attività concertistica in città e nella regione. Il gruppo corale spaziava in una sequenza di repertori alterni, dalla classica polifonia vocale ai negro spirituals, agli autori contemporanei giungendo fino alla musica d'insieme per flauti dolci o strumentario Orff L'impostazione musicale rifletteva gli interessi e la capacità del suo fondatore di muoversi in ambiti diversi.
In quest'attività il M° Mancusi riversò gran parte delle sue energie musicali, organizzativi ed umane, che tanto lo mantengono ancor oggi vivo nel ricordo affettuoso di quanti, allievi, collaboratori e superiori, piansero nel 1974 la sua immatura scomparsa."
Grazie al prof. Mancusi si sono diplomate al Conservatorio (e ora insegnano) le ex allieve dell'Istituto: Luisa Fontanieri (flauto dolce), Resi Marcassa (canto), Antonietta Piovan (canto), Daniela Scoizzato (flauto dolce).
L'istituto ha avuto alunni che attualmente ricoprono ruoli prestigiosi nel settore musicale: Stefano Furini (primo violino nell'Orchestra A. Scarlatti di Napoli), Filippo Maria Bressan (noto direttore di coro), Pier Luigi Destro (oboista e direttore d'orchestra), Agnese Ferraro (violinista sotto la direzione dei maestri Muti e Abbado), David Mazzacan (violinista nell'orchestra di Fiesole), Pier Paolo Toso (violoncellista nell'Orchestra di Lugano), Davide Toso (violinista nell'Orchestra di Colonia),…